30 APRILE 2008: BORGHI DA' I NUMERI

Incredibile ma vero, al primo Consiglio Comunale dell'era Fusco il Capogruppo del centrosinistra per Opera da i numeri e si mette ad attaccare i cittadini "rei" di avere votato per la coalizione di centrodestra.
Niente di nuovo per noi che conosciamo bene l'ex Assessore del gesto dell'ombrello Riccardo Borghi.
Mai, infatti, si era risparmiato nell'offendere i consiglieri comunali ed i cittadini stessi che per qualche ragione si permettevano di contrastarlo.
Amara sorpresa però per i suoi stessi compagni di partito e per chi ancora non lo conosceva bene: il lungagnone ex Assessore infatti ha esordito insultando i cittadini, che hanno lasciato la nazione in mano a Bossi e Berlusconi, per finire con le offese agli stessi elettori operesi che hanno dato la propria fiducia a Fusco ed alla sua squadra.
Una caduta di stile che non sorprende e che preannuncia un triste quinquennio all'opposizione per l'oramai finito uomo politico Borghi, Assessore da trent'anni, fautore del fallimento cattocomunista.
Proprio vero che il potere logora... chi non ce l'ha!!!

POVERO RAMAZZOTTI... GLI SCOPPIERA' IL FEGATO

Opera (9 febbraio 2007) - In seguito all'ufficializzazione alle prossime elezioni amministrative della candidatura per la Cdl di Ettore Fusco, Consigliere della Lega Nord per l'indipendenza della Padania, il sindaco Alessandro Ramazzotti dice: "Prevale nel centrodestra il propagandismo parolaio di questi ultimi anni, in cui è stato seminato odio e divisioni. La scelta di Ettore Fusco è la dimostrazione che la Cdl non ha candidati che si possano presentare alla guida di Opera con un programma credibile. Dal candidato del centrodestra, in un decennio in cui ha ricoperto la carica di consigliere, non abbiamo mai ascoltato un progetto degno di parlare all'interesse della città. Solo insulti, polemiche e mai un'idea concreta".
Dice bene il Sindaco con le valigie pronte da oltre un anno... non lo hanno mai ascoltato il Consigliere Ettore Fusco, purtroppo per loro.
Ma Borghi quando lo faranno parlare? Oppure si esprime solo con le braccia l'Assessore del gesto dell'ombrello agli operesi?

DON MICHELE CELEBRA CINQUANTA ANNI DI SACERDOZIO A OPERA

Potrebbe sembrare un'eresia parlare di Don Michele nel sito dei comunisti operesi ma, visto che questo blog è il sunto delle loro menzogne e malefatte, abbiamo deciso di celebrare la festa al nostro Monsignore proprio nella casa del nemico dei preti, quello che da sempre combatte il clero e qualsiasi fede che non sia quella sovietica; il nemico della Chiesa da sempre:

Il comunismo.

Ebbene si, Don Michele come ogni prete che si possa rispettare ha una certa avversione per i comunisti nonostante racconti di avere fatto la resistenza.
Questo lui non ce lo ha mai detto ma è un sentore popolare che non sia mai stato visto di buon occhio dalle amministrazioni rosse, niente di strano se consideriamo i celebri Don Camillo e Peppone, e che il sentimento sia sempre stato reciproco.

Del resto anche la parrocchia retta fino a sei mesi fa da Don Renato, parroco di provata fede per l'estrema sinistra prima ancora che per la Chiesa, ha sempre messo in un angolo il Monsignore conservatore.

Don Olinto invece, il nuovo Parroco, ha subito cercato un dialogo che pensiamo abbia anche saputo trovare nonostante i cattivi suggerimenti giunti dalla parte politicizzata del suo Consiglio Pastorale.

Proprio Don Olinto ha infatti organizzato la celebrazione dei cinquant'anni di sacerdozio a Opera di Don Michele facendo celebrare allo stesso Monsignore l'intera funzione nella centrale Chiesa intitolata ai SS. Pietro e Paolo.

Piacevole è stato anche rivedere sull'altare l'altro Parroco storico operese, Don Agostino, tornato per rendere omaggio al suo collega in tunica.

Sul pulpito però, giusto per bilanciare la folta presenza di un clero di tale levatura, sono saliti nell'ordine l'ex Assessora e Consigliera Comunale di rifondazione comunista Conti Staid, la catechista contraria ai crocefissi nelle scuole, ed il Sindaco Alessandro Ramazzotti.

In prima fila, accanto al primo cittadino, faceva bella mostra di se l'Assessore Riccardo Borghi, candidato alla successione del Sindaco Amaro, di cui a memoria d'uomo non si ricorda una precedente apparizione all'interno della Chiesa.

I più informati addirittura giurano che neppure abbia concesso alle figlie di prendere i sacramenti (ma questo non l'abbiamo appurato né ci riguarda) essendo lui un comunista tutto d'un pezzo.

La fiera delle ipocrisie è andata avanti anche dopo la funzione dove tra le fanfare della banda e quelle del regime è stata consumata l'ennesima cialtronata propagandistica del Sindaco Ramazzotti e del suo seguace/successore Riccardo Borghi. Peccato che tutto questo sia avvenuto in una giornata di festa per il nostro Don Michele, e quindi per noi parrocchiani, cui diamo appuntamento al prossimo anno quando festeggerà i sessant'anni con la divisa da Parroco.

Nel frattempo chissà se vedremo ancora Borghi in chiesa... magari convinto di espiare così le sue colpe ed in particolare quel famoso gesto dell'ombrello rivolto ai suoi concittadini, quelli che oggi vorrebbe lo votassero.
(Nella foto Don Michele che dice messa. Alle sue spalle Don Olinto e Don Agostino. Foto Roberto Re)

SENTI CHI PARLA. I COLPI DI CODA DEL SINDACO DELEGITTIMATO.

Opera, 29 gennaio 2008
IL SINDACO RAMAZZOTTI DOPO LE SUE SMENTITE SULL'INCENERITORE A OPERA RILASCIA UN'INTERVISTA ALLA GIORNALISTA ZITA DAZZI DI REPUBBLICA CHE TANTO BENE SCRISSE, DI LUI OVVIAMENTE, AI TEMPI DEL PRESIDIO CONTRO IL CAMPO NOMADI IMPOSTOCI PROPRIO DA RAMAZZOTTI.
La perla della giornalista fu la comunicazione che il RomPiBar ed il presidio erano stati rimossi ai primi di febbraio mentre, per suo sommo ed evidente dispiacere, eravamo ancora tutti li.
Ma non fu colpa sua... recepì forse male le speranze di Ramazzotti.
Giornalista: Scenderete in piazza se dovessero fare l´impianto?
Ramazzotti: «Opera è un paese di gente perbene e responsabile. I miei cittadini si fidano del loro sindaco e nessuno pensa di fare manifestazioni sguaiate. Non ce ne sarà bisogno. Altri si comportano in questo modo: quelli che per pura strumentalizzazione politica tifano per la scelta di Opera».
Giornalista: Prego?
Ramazzotti: «Abbiamo le elezioni amministrative, qui da noi, fra due settimane. E non c´è solo la campagna elettorale che incombe».
Giornalista: In che senso?
Ramazzotti: «C´è anche chi ha mire speculative diverse, chi ha interessi nel campo immobiliare e ha terreni da piazzare. Sono questi che vorrebbero il termovalorizzatore in zona».
Giornalista: Di chi sta parlando?
Ramazzotti: «Speculatori, immobiliaristi molto famosi. Ma non l´avranno vinta».
NON CI POSSO CREDERE!!
Per chi non conoscesse il Sindaco di Opera Alessandro Ramazzotti, diventato famoso per essere stato il primo ed unico Sindaco a pretendere un campo nomadi nel suo paese, il primo cittadino operese è noto anche per avere edificato quanto nessun suo predecessore neppure avrebbe mai sognato di poter fare in un secolo. Questo in soli dieci anni.
Bene, adesso il Sindaco palazzinaro con i verdi in Giunta paventa rischi di speculazioni, interessi immobiliari e terreni da piazzare.
Dopo aver piazzato il piazzabile ed inserito nel programma delle opere pluriennali le ultime speculazioni edilizie, possibili sul nostro territorio, Ramazzotti finge di pensare che il termovalorizzatore lo vorrebbero quegli speculatori cui lui, certamente a Opera, ha soffiato l'imprimatur di costruttori.
Non dimentichiamo le ultime varianti, ad esempio quella che ha reso industriale un'area agricola tra Via Lambro e gli edifici di Via Guareschi, e non dimentichiamoci a favore di chi sono state fatte queste operazioni.
Mai che si facciano gli interessi di qualche modesta famiglia operese anziché favorire quelle società che Ramazzotti definisce, quando gli fa comodo, "speculatori, immobiliaristi molto famosi".
Concludiamo considerando le parole di Ramazzotti che dopo la vicenda del campo nomadi voleva portare gli operesi in piazza persino contro gli aumenti dei biglietti ATM e che non più tardi di luglio minacciava manifestazioni di popolo se qualcuno avrebbe portato inceneritori a Opera.
Adesso invece dice che Opera è un paese perbene (prima eravamo tutti delinquenti, razzisti e fascisti) e non si faranno manifestazioni sguaiate poiché non ce ne sarà bisogno.
Sono infatti altri, secondo Ramazzotti, quelli che promuovono proteste di popolo. Gli stessi che, sempre secondo il Sindaco amaro, sarebbero a favore dell'inceneritore.
Così come forse, penso che immagini il Sindaco Ramazzotti, manifestavano contro i nomadi poiché volevano mantenere il campo rom che lui aveva imposto!
Quasi dimenticavo: "I MIEI CITTADINI SI FIDANO DEL LORO SINDACO" arriva a dichiarare Alessandro Ramazzotti!!!
Primo: chi sono i suoi cittadini?
Secondo: per questo hanno raccolto tremila firme per chiederne le dimissioni immediate?

COMPLIMENTI AL PRESIDE DEL CALVINO DI NOVERASCO

Il professor Marco Parma preside dell'Istituto Calvino di Rozzano con distaccamento a Noverasco, dove si trovano l'istituto agrario ed il liceo scientifico, ha già preso una posizione in merito alle elezioni comunali prossime a venire.
Proferendo questa frase: "Mi auguro di ritrovarla il prossimo anno in questa occasione, ma in un'altra veste", nell'ambito di una cerimonia di premiazione di alcuni studenti che si sono distinti agli esami di maturità, il preside ha dato il via alla campagna elettorale ufficializzando la candidatura dell'Assessore Riccardo Borghi, quello del gesto dell'ombrello agli operesi, per il centrosinistra di Ramazzotti, Liguori, Merchiori e co.
E' chiaro l'intento del professor Parma di ambire ad avere l'attuale assessore alla scuola, non certo all'educazione come ben sappiamo, seduto sulla poltrona del primo cittadino per i prossimi cinque anni.
Meno chiara è l'opportunità per un preside di esporsi in questo modo, politicamente parlando, quando l'istituto da lui presieduto è frequentato da figli di molti elettori operesi che si ritroveranno a dover considerare anche questa presa di posizione tra le ragioni che condizionano la scelta dell'istruzione superiore da dare ai propri ragazzi.
Speriamo invece che questa sua bravata sia motivata da altre ragioni, amicizia personale o sottomissione alle istituzioni, che ne giustifichino l'infelice sortita.
Sapere dal professor Parma che la sua posizione è assolutamente neutrale, almeno quella pubblica, gioverebbe molto alla sua persona ed all'immagine che gli operesi devono avere degli istituti presenti sul territorio.
Sarebbe infatti un peccato dover considerare di avere mandato i nostri ragazzi in un istituto dove il preside fa politica ed i restanti docenti è lecito, quanto temuto, pensare che siano allineati.

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO

Lo scorso anno nel periodo di Natale il Sindaco Ramazzotti ospitò trentasei bambini poiché proprio i fanciulli, come ha dichiarato il nostro amministratore, “è un paio d’anni che sono un pò bistrattati” eppure in paese ci furono quei moti di protesta che, sempre secondo il Sindaco amaro (fosse almeno digestivo n.d.r.), portarono a “discriminazioni, opposizioni… ci fu gente che si agitò”.
A un anno di distanza, l’esperienza campo nomadi, viene ricordata nel messaggio di auguri per il Buon Natale da parte del Sindaco Alessandro Ramazzotti alla cittadinanza come un episodio che dimostra quanto i suoi concittadini siano piuttosto poco ospitali, razzisti direi, ma non contro qualcuno a caso di diversa etnia, magari nomadi in generale come si potrebbe immaginare avendo contestato un campo rom, ma contro i bambini.
Davvero il peggio del peggio per questi operesi che sono stati definiti in tutti i modi ma responsabili di discriminazioni a danno dei bambini, detto dal proprio Sindaco oltretutto, non se lo erano ancora sentito dire.
“Ci fu gente che si agitò” dice Ramazzotti rincarando con un perentorio “discriminazioni, opposizioni” ai trentasei bambini. Ecco come viene ricordata dal primo cittadino operese “l’esperienza dei rom” nel nostro paese.
Un augurio di Buon Natale, questo del Sindaco, che suona come gli articoli del Manifesto o di Liberazione, i giornali degli estremisti di sinistra, che addebitavano agli operesi il rogo delle tende con trenta neonati all’interno, oppure come le parole di un certo Don Colmegna che parla ancora oggi di disordini, roghi e aggressione agli (inesistenti n.d.r.) occupanti del campo, oppure ancora altri media che sapete bene cosa sono giunti ad inventarsi in merito alla triste vicenda.
Eppure Ramazzotti a distanza di un anno continua a tirare in ballo a sproposito l’accaduto incolpando i suoi elettori, i suoi concittadini, di qualcosa che non risponde certamente al vero.
Forse al Sindaco non è chiaro che non si sputa addosso ai propri amministrati, a coloro che gli hanno consegnato il mandato a rappresentarli ad ogni livello, a quelli che se lui è il primo cittadino sono il secondo, il terzo, ecc…

Vi lascio ascoltare il messaggio di cui vi parlo, una profonda riflessione su come i bambini dovrebbero essere trattati in funzione di una facilitazione dei processi di integrazione, che avrebbe dovuto essere semplicemente l’augurio agli operesi per un buon Natale ed un sereno anno nuovo.
Non sfugga agli ascoltatori come il messaggio augurale sia carente solo di un solo piccolo dettaglio: GLI AUGURI AGLI OPERESI!
Non stupitevi di questo in quanto il Sindaco Alessandro Ramazzotti, anche quando l’intervistatore lo invita a fare questi benedetti auguri, si preoccupa solo di fare una gran sviolinata all’emittente radiofonica con toni e termini che lasciano immaginare agli ascoltatori che la lingua del primo cittadino tocchi terra.
Di auguri di Buon Natale agli operesi non se ne parla ma la cosa non ci sorprende in virtù del fatto che oramai Ramazzotti pensa ad organizzare “Grande festa per il Natale” soltanto quando lo può fare il 6 di gennaio (Natale ortodosso) in un campo rom.
Per gli auguri di Buon Anno è ovvio che il primo cittadino abbia omesso di farli… nell’anno del voto avrebbe significato condannare ad un pessimo futuro la sua Giunta.
Ascolta la registrazione audio del messaggio qui a sinistra.