BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO

Lo scorso anno nel periodo di Natale il Sindaco Ramazzotti ospitò trentasei bambini poiché proprio i fanciulli, come ha dichiarato il nostro amministratore, “è un paio d’anni che sono un pò bistrattati” eppure in paese ci furono quei moti di protesta che, sempre secondo il Sindaco amaro (fosse almeno digestivo n.d.r.), portarono a “discriminazioni, opposizioni… ci fu gente che si agitò”.
A un anno di distanza, l’esperienza campo nomadi, viene ricordata nel messaggio di auguri per il Buon Natale da parte del Sindaco Alessandro Ramazzotti alla cittadinanza come un episodio che dimostra quanto i suoi concittadini siano piuttosto poco ospitali, razzisti direi, ma non contro qualcuno a caso di diversa etnia, magari nomadi in generale come si potrebbe immaginare avendo contestato un campo rom, ma contro i bambini.
Davvero il peggio del peggio per questi operesi che sono stati definiti in tutti i modi ma responsabili di discriminazioni a danno dei bambini, detto dal proprio Sindaco oltretutto, non se lo erano ancora sentito dire.
“Ci fu gente che si agitò” dice Ramazzotti rincarando con un perentorio “discriminazioni, opposizioni” ai trentasei bambini. Ecco come viene ricordata dal primo cittadino operese “l’esperienza dei rom” nel nostro paese.
Un augurio di Buon Natale, questo del Sindaco, che suona come gli articoli del Manifesto o di Liberazione, i giornali degli estremisti di sinistra, che addebitavano agli operesi il rogo delle tende con trenta neonati all’interno, oppure come le parole di un certo Don Colmegna che parla ancora oggi di disordini, roghi e aggressione agli (inesistenti n.d.r.) occupanti del campo, oppure ancora altri media che sapete bene cosa sono giunti ad inventarsi in merito alla triste vicenda.
Eppure Ramazzotti a distanza di un anno continua a tirare in ballo a sproposito l’accaduto incolpando i suoi elettori, i suoi concittadini, di qualcosa che non risponde certamente al vero.
Forse al Sindaco non è chiaro che non si sputa addosso ai propri amministrati, a coloro che gli hanno consegnato il mandato a rappresentarli ad ogni livello, a quelli che se lui è il primo cittadino sono il secondo, il terzo, ecc…

Vi lascio ascoltare il messaggio di cui vi parlo, una profonda riflessione su come i bambini dovrebbero essere trattati in funzione di una facilitazione dei processi di integrazione, che avrebbe dovuto essere semplicemente l’augurio agli operesi per un buon Natale ed un sereno anno nuovo.
Non sfugga agli ascoltatori come il messaggio augurale sia carente solo di un solo piccolo dettaglio: GLI AUGURI AGLI OPERESI!
Non stupitevi di questo in quanto il Sindaco Alessandro Ramazzotti, anche quando l’intervistatore lo invita a fare questi benedetti auguri, si preoccupa solo di fare una gran sviolinata all’emittente radiofonica con toni e termini che lasciano immaginare agli ascoltatori che la lingua del primo cittadino tocchi terra.
Di auguri di Buon Natale agli operesi non se ne parla ma la cosa non ci sorprende in virtù del fatto che oramai Ramazzotti pensa ad organizzare “Grande festa per il Natale” soltanto quando lo può fare il 6 di gennaio (Natale ortodosso) in un campo rom.
Per gli auguri di Buon Anno è ovvio che il primo cittadino abbia omesso di farli… nell’anno del voto avrebbe significato condannare ad un pessimo futuro la sua Giunta.
Ascolta la registrazione audio del messaggio qui a sinistra.

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